Capitale europea della cultura non si nasce, si diventa. Il titolo assegnato il 17 ottobre 2014 a Matera per il 2019 non è stato un atto dovuto, ma il frutto di un lungo ed intenso lavoro che ha visto protagonisti cittadini, istituzioni e professionisti della cultura.
In questo diario di bordo l’autore racconta come è nata la candidatura e come si è sviluppata attraverso progetti e attività che in questi cinque anni, dal 2010 al 2015, hanno portato Matera a posizionarsi sempre di più sul piano nazionale e internazionale in termini di visibilità e credibilità sconfiggendo pregiudizi e capovolgendo il paradigma di un Sud piagnone e immobile.
Le città hanno un corpo e un’anima. E come il corpo e l’anima non possono restare immobili, ferme, ancorate alla loro storia. Se non cambiano non crescono. I cittadini e le politiche pubbliche non possono fermare il loro cammino, ma devono saper governare il cambiamento costruendo idee e azioni attraverso una programmazione strategica capace di guardare lontano. Anche a questo servono le competizioni di capitale europea e capitale italiana della cultura. Anche a questo servono i rispettivi dossier di candidatura.
Dall’esperienza di Matera tutte le città possono trarre un consiglio: non basta essere belle, non basta avere una ricca storia, uno straordinario patrimonio culturale, un paesaggio unico, ma occorre costruire un modello di cambiamento e una visione di futuro per diventare davvero invincibili.
Introduzione di Marino Sinibaldi
Prefazione di Paolo Verri e Aurelia Sole
Intervista a Rossella Tarantino
con i contributi di:
Salvatore Adduce, Franco Bianchini, Alessandro Bollo, Andrea Borruso, Rossana Cafarelli, Emmanuele Curti, Ilaria D’Auria, Vito De Filippo, Elvira De Giacomo, Raffaello De Ruggieri, Alberto Giordano,
Ida Leone, Tomaso Montanari, Piersoft Paolicelli, Vito Paternoster, Rocco Perrone, Marcello Pittella, Marta Ragozzino, Agostino Riitano, Lucia Serino, Chris Torch, Rossella Tosto.