Universo in lettura – Aprile 2025

“Un’idea di città e un ricordo che non passa” – un omaggio a Potenza, ai suoi cieli larghi e ai luoghi che ci insegnano a restare, anche quando tutto sembra cambiare

Ogni mese, una storia. Un libro da attraversare, da vivere.

Apriamo questo viaggio con una voce che parla di casa, di memoria, di città vissute e
sentite fino in fondo
. Un libro che restituisce Potenza al cuore di chi la
conosce, la abita e non ha mai smesso di guardarla
:

Titolo: Un’idea di città e un ricordo che non passa
Autore: Raffaello Antonio Mecca
Postumo, a cura di Peppino Di Miceli – Universosud Edizioni, 2023

“In primo luogo nego l’indifferenza, a me la città importa senza riserve, e nego anche l’insignificanza: per me Potenza è un unicum storico e civile e cercherò di dimostrarlo.”

Raffaello Antonio Mecca non ha raccontato Potenza, l’ha vissuta, attraversata, interrogata. E in questo libro – che raccoglie i suoi scritti più intimi, mai pubblicati in vita – la città emerge come entità viva, mai data per scontata, mai uguale a sé stessa. Un’idea che evolve, che si lascia reinventare dal tempo, dalla memoria e dallo sguardo.

Passeggiando tra le pagine, si percepisce il rumore silenzioso delle domeniche invernali, il respiro dei vicoli, il suono antico delle chiese e delle piazze che hanno visto crescere generazioni. C’è una coppia di turisti che, incrociando lo sguardo dell’autore in via Pretoria, gli dice con spontaneità:

“È bella questa città” — e in quella frase c’è tutta la verità che, a volte, chi ci vive non riesce più a dire ad alta voce.

Ma Mecca la dice, eccome. La urla con dolcezza. E ci ricorda che Potenza non è “qualcosa e non qualcos’altro”, non è identità rigida, ma possibilità:

“Rifiuto un concetto di identità statica. Non credo che la città sia qualcosa e non qualcos’altro e questo sia stata, sia e debba essere per sempre.”

Chi era Raffaello Antonio Mecca

Classe 1943, potentino, avvocato, intellettuale raffinato e profondo conoscitore della sua terra. È stato preside dello storico Liceo “Quinto Orazio Flacco” di Potenza, dove ha lasciato un’impronta non solo come dirigente scolastico, ma come educatore, punto di riferimento per generazioni di studenti e studentesse. Ha dedicato gran parte della vita a studiare, difendere e raccontare Potenza con lucidità e passione. Le sue parole – ironiche, precise, accoglienti – hanno sempre portato con sé una visione politica, sociale, ma anche poetica del vivere in una città spesso fraintesa. Questo libro postumo, curato da Peppino Di Miceli, è un atto d’amore che ne raccoglie la voce più autentica.

Perché leggerlo

Perché Potenza merita di essere ascoltata con occhi nuovi. Perché la memoria è un gesto politico, e l’appartenenza un esercizio quotidiano. Perché in un tempo che ci chiede di correre, Mecca ci invita a sostare — e a guardare verso l’alto, da “quanto cielo si riesce a vedere”.

“…da quanto cielo si riesce a vedere, dai luoghi che abitiamo, da dove guardiamo alla Basilicata, ai Sud e al Mediterraneo. Questo cielo ci aiuterà a non farci più sopraffare dal mito della perenne vigilia.”

Un’idea di città e un ricordo che non passa. Uno scritto di Raffaello Antonio Mecca su Potenza” – Paolo Albano e Mario Restaino

5,00 

a cura di Paolo Albano e Mario Restaino

65 disponibili

SKU: 9791281551114
Categoria:
Tag: , , , ,

Carrello
Torna in alto